Esattamente 850 anni fa nasceva Leonardo Pisano detto Fibonacci. In questa occasione l’artista Giorgio Piccaia apre il suo atelier via web domenica 22 novembre ore 17.00. Sarà possibile collegarsi attraverso l’evento di FB
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Così scrive il filosofo Claudio Bonvecchio sul progetto di Giorgio Piccaia: “Leonardo Pisano detto il Fibonacci (ossia figlio di Bonacci) – noto, tra l’altro, per aver introdotto i numeri arabi – è stato un ingegno versatile e cosmopolita. Grande matematico e autore della serie numerica che porta il suo nome, Fibonacci non vive il numero come, oggi, lo vive la modernità. Il numero, per lui, non è una arida conoscenza che produce altre conoscenze che, a loro volta, generano conoscenze e applicazioni. È, piuttosto, qualcosa che rispecchia la Totalità. Quella Totalità di cui è intessuta, armonicamente, l’esistenza del cosmo, della natura e dell’essere umano. “
“Dalla disposizione delle foglie all’architettura delle conchiglie, dalle proporzioni auree dei templi classici alle raffigurazioni pittoriche o alla perfezione dei corpi, tutto può essere interpretato numericamente. E, a sua volta, il numero si rispecchia nel tutto: in una perfetta corrispondenza. Questo ingegno universale – amato e utilizzato dagli umanisti ma anche dagli studiosi di ogni tempo – non poteva non sollecitare la vena creativa di un artista attento e sensibile alla dimensione della Totalità: come Giorgio Piccaia. Attratto dalla potenza del numero e stimolato dalla sequenza di Fibonacci, gli ha dedicato una serie di grandi tele ad olio, di acrilici su papiro e di sculture in cui il numero si fonde con il colore e con la materia. E in cui il piccolo e il grande sembrano dare corpo alla convinzione di Fibonacci per cui il piccolo e il grande sono la medesima: cosa vista, solamente, in una diversa prospettiva numerica.”
“Parallelamente, il gioco simbolico dei colori – come l’oro, il bianco, il nero, il blu o il verde – accostati ai numeri rendono, perfettamente, quella sintesi del tutto nel tutto che esprime la Totalità. E che la rende comprensibile anche in questo nostro tempo. Un tempo di povertà che solo l’arte può redimere.”
Appuntamento in presenza nel 2021 per la mostra al Battistero di Velate!
Carla Tocchetti