En Confiance: le voci dei liutai cremonesi nel Libro d’Arte di Marialisa Leone

Quando incontri un o una Artista che accetta di svelare l’intimità del proprio creare, grazie alla sintonia che si vive esplorando il suo atelier, è probabile che nascano racconti straordinari. E’ ciò che è successo con Marialisa Leone, protagonista di accoglienza per #arteinstudio, ma anche protagonista lei stessa di esplorazioni artistiche per un progetto incredibile, che ci racconta … en confiance.

“En confiance” è un progetto on-going nato nel 2017 da una esperienza di visita all’atelier-museo di Stradivari a Cremona, a pochi km dalla città dell’Artista cremasca. In Marialisa vivido è il ricordo di quella prima visita, silenziosa e raccolta. E l’attrazione fortissima per la parte energetica, che origina suggestioni nascenti: “Qualcosa mi stava parlando del filo rosso che lega i liutai di oggi al passato, un legame molto intenso. Ho pensato che sarebbe stato interessante parlare con questi artigiani del suono, raccogliere testimonianze e confessioni, privilegiando non la tecnica ma il cuore”.

La frequentazione di Marialisa con la Città del Suono si fa sempre più intensa: è necessaria una selezione di una sessantina tra i numerosissimi artigiani liutai cremonesi -in città si contano oltre 150 atelier! . Per effettuare la scelta Marialisa visita botteghe storiche di fama internazionale, ma decide di includere nel progetto anche artigiani non tradizionali, molto giovani e coraggiosi, capaci di andare controcorrente e innovare, o stranieri, che vibrano di una energia particolare. In questa fase del progetto Marialisa è coadiuvata dal marito Francesco Torrisi, ingegnere di formazione e direttore per dieci anni della “Stradivari”, prestigiosa Scuola di Specializzazione in Liuteria di Cremona.

Le interviste di Marialisa sono fatte in punta di piedi, il colloquio è intimo, i giovani però si lasciano conquistare e, superate le reticenze, offrono eccezionali racconti di passioni, crisi, e parole che si condensano in aforismi. Aforismi che verranno commentati pittoricamente: ecco prendere corpo il libro che associa le immagini di Marialisa Leone alle parole di liutai e musicisti. Il Libro d’Artista si fa lunghissimo, metri e metri che si svolgono in forma unbounded; e il progetto inizia ad essere oggetto di esposizioni e eventi artistico-musicali, patrocinati dall Consorzio Liutai “Antonio Stradivari” e la Camera di Commerciodi Cremona nell’ambito del Summer Festival, e l’anno successivo in collaborazione con il Crema Jazz Art Festival organizzato da Valentina Gramazio.

Proprio grazie alla sua forma, che è anche una dichiarazione di apertura, il libro non ha ancora raggiunto una fine. Infatti apre continuamente finestre sul mondo: anche verso la cultura araba – per mezzo dell’ oud, strumento della famiglia dei liuti a manico corto, che racconta la storia di un giovane liutaio palestinese e che offrirà il razionale della esposizione parigina “En Confiance, Oud” alla Salle Pleyel accompagnata da un grande concerto dei fratelli Joubran.

Oppure verso oriente, intrecciandosi con il gemellaggio della città di Crema con Nanning nella provincia di Guangxi nel sud della Cina. Ora la sfida sarà trasmutare i moduli pittorici ingigantendoli per mezzo di resina, ferro, alluminio, e traducendoli in una grande architettura open air che rappresenterà la Cultura italiana nella più grande stazione di snodo ferroviario metropolitano della città.

Carla Tocchetti

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