Lo spazio Arti<>Sta di Monza, coordinato da Rosella Fusi, espone per la prima volta il progetto Spirit permettendoci di conoscere Giovanni Ronzoni e il pensiero che governa il suo percorso di Artista a tutto tondo. Nel corso della sua carriera di poeta, Ronzoni – affascinato dalla parola e dalla possibilità, anzi dalla libertà, che la parola possa dire possa dire più di quel che sembra dire – è stato più volte celebrato come narratore di microstorie, oscillanti tra cortocircuiti di senso e lampi di humour. Tra gioco di parole, lapsus, sogno e invenzione corrono legami sottili, diceva Umberto Eco. E infatti Spirit apre l’orizzonte dell’Arte visuale e della Letteratura a originali contaminazioni in bilico creativo tra parola e immagine, serietà e divertissement, di cui a Monza, come chicchi gemmati da uno stesso grappolo, sono esposti gli Aforismi Visuali.
Alla base degli Aforismi Visuali di Ronzoni vi è l’osservazione dell’ uomo come animale sociale e delle regole non scritte che regolano i rapporti fra le persone. Mai come di questi tempi è in atto il tentativo di sovvertire anzi riscrivere le regole, creando sistemi che propagano valori estranei alla pacifica coesistenza di anime diverse. E Ronzoni, attraverso Spirit, si chiama fuori dalle convenzioni e da quei sistemi, evadendo dal ruolo assegnato di vittima. Reclama la sua identità, la sua libertà comunicativa, esercita una critica conscia ed esplicita sostenuta da una robusta riflessione morale. Nel dispositivo narrativo del linguaggio aforistico ci pare di ritrovare un solco della nobile tradizione dei giullari di corte o dei clown nelle drammaturgie scespiriane: attraverso la battuta, il protagonista lascia intendere ciò che si deve a chi può e vuole cogliere.

Gli Aforismi Visuali di Ronzoni, siano giochi grafici, rebus, o calembour, aspettano di essere decifrati nei metasignificati dell’oggi. In questi stilizzati “scarti di saggezza” (la definizione è ancora una volta di Umberto Eco), Ronzoni manifesta una visione di carattere universale, lasciando a ciascuno il compito di contestualizzarla nella propria esperienza di vita.

A noi sta il compito di decodificare. E di riunirci, magari, in una tribù di Navigatori della società liquida, saldamente al comando della navicella, pur in mari agitati, ma con il sorriso sulle labbra.
N.B. la mostra, aperta fino al 7 novembre, può essere visitata a piccoli gruppi prenotandosi al nr 3386246178 o prenotandosi a arti.stamonza@gmail.com Nella foto di copertina, Giovanni Ronzoni insieme al critico Vittorio Raschetti, all’assessore alla Cultura del Comune di Monza Massimiliano Longo, e a Rosella Fusi responsabile dello spazio Arti<>sta a Monza.
Carla Tocchetti
#curatriceviaggiante
Arteinstudio propone visite guidate allo studio dell’artista Giovanni Ronzoni a Lissone.
Restate in contatto per i prossimi appuntamenti,
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