Prosegue la collaborazione con Consuelo Valenzuela, che ci fa conoscere le più famose Case d'Artista in giro per il mondo.
Nel 2014 il presidente Obama volle appendere due quadri di Edward Hopper nello Studio Ovale della Casa Bianca: provenivano entrambi dal Whitney Museum of American Art di New York che possiede numerose tele del famoso artista statunitense e che gliele concesse in prestito. Edward Hopper (1882-1967) è uno degli artisti americani più conosciuti e amati al mondo. I suoi quadri, perlopiù paesaggi del New England o scene urbane o di interni in cui si aggirano delle figure umane solitarie, immerse in un’atmosfera di silenzio, mistero e inquietudine, come se stessero aspettando qualcosa di indefinito che stenta ad arrivare, contano un grande pubblico di ammiratori e hanno influenzato moltissimo il mondo del cinema.
A questo proposito, primo tra tutti i cineasti, fu Alfred Hitchcock che si ispirò al celeberrimo quadro “House by the Railroad”, la casa vicino alla ferrovia, una costruzione vittoriana dall’aspetto tetro, per l’indimenticabile film “Psycho”. E poi Wim Wenders, Terence Malick e Woody Allen con il film “Manhattan” che rinvia alla prospettiva del ponte “Queensborough Bridge”, altro quadro famoso di Hopper, di dimensioni ragguardevoli; sono solo alcuni dei registi che si sono ispirati ai famosi quadri. Per quanto riguarda i personaggi delle opere che sembrano sempre intenti a profonde riflessioni, Hopper disse una volta “Probabilmente stavo inconsciamente dipingendo la solitudine di una grande città”, riferendosi a “Nighthawks”, Nottambuli, una delle sue tele più famose che ritrae l’interno di un grande bar-caffè con diverse persone che consumano al banco.


Nyack è il paese natale del pittore; si tratta di una cittadina sul fiume Hudson che si trova a circa 55 km da New York, e dove è rimasta la casa in cui Hopper è nato e che è stata trasformata in un museo. I viaggi in Europa (visita Parigi, Londra, Berlino, Bruxelles..) che Hopper ha fatto tra il 1906 e il 1907 sono stati fondamentali per la sua carriera di artista: il successo cominciò ad arrivare più di quindici anni dopo, con le mostre del 1923 e 1924 che lo consacrano come uno dei pittori di riferimento del realismo americano. Nel 1933 il MOMA (Museum of Modern Art di New York) gli dedica una prima retrospettiva. La seconda arriverà nel 1950 e sarà allestita al Whitney Museum of Art di New York.
La casa di Edward Hopper di Nyack fu costruita dal nonno materno nel 1858 e lì visse Hopper fino al 1910 quando, all’età di 28 anni, si trasferì a New York per iniziare la sua carriera artistica. Dopo la morte di Edward nel 1967 e dei suoi due fratelli, la casa rimase abbandonata per qualche tempo e rischiò di essere demolita. Per fortuna, grazie alla mobilitazione di un gruppo di persone del luogo la casa si salvò e divenne nel 1971 un centro di arte dove si tengono regolarmente delle mostre. È iscritta nel National Register of Historic Places.


Consuelo Valenzuela
L’autrice dell’articolo ha scritto un libro dedicato alle case di artisti in Italia, intitolato “Guida alle più belle case di artisti in Italia”, ed. Stampa Alternativa, pp. 215 con fotografie, 2016, costo 18 Euro