La visita allo studio di Cèzanne a Lauves, nei pressi di Aix en Provence in Francia, ci permette di mettere a fuoco alcuni appunti su ciò che a ARTEinstudio.com intendiamo con accompagnarvi nella visita ad uno Studio di Artista.
E’ evidente che ciò che si trova nel corso di una visita ad uno Studio non può mai essere ciò che si espone in una Galleria. L’esposizione in Galleria di solito definisce la presentazione al pubblico di un determinato momento o capitolo nella produzione artistica, di solito l’ultimo in termini cronologici, oppure una retrospettiva ragionata, in cui si selezionano opere e si pubblica in un catalogo. La mostra in Galleria è una fotografia del momento, un insostituibile capitolo di documentazione nel curriculum dell’Artista, che concorre a creare apprezzamento oggettivo e quindi valore alle sue opere.
Visitare uno Studio d’Arte, invece, significa entrare nell’intimità di uno spazio creativo che l’Artista dedica esclusivamente alla meditazione e alla sperimentazione. Uno spazio dove non valgono le regole di bon ton applicate negli ambienti di rappresentanza dove si ricevono gli ospiti, come un salotto, tappeti, orpelli vari tra cui soprammobili ben spolverati dai ragni, tendaggi ornamentali, quadri incorniciati perfettamente allineati alle pareti.
Nello studio di Artista si respira dinamicità, caos, immaginario.
Compito di chi vi accompagna in visita è portare in evidenza ciò che per l’Artista è essenziale, senza orpelli: componenti accumulati nelle fasi espressive precedenti, esempi di utilizzo di diverse tecniche (alcune vi sorprenderanno), opere in corso di realizzazione, frammenti di installazioni perfettamente organizzati e numerati che stanno per affrontare un viaggio o sono di ritorno, opere che l’Artista desidera tenere gelosamente per sé, raccolte di oggetti e libri e simboli, elementi di lavorazione dei substrati materici, e persino strumenti autocostruiti che servono a realizzare opere particolari. L’organizzazione stessa dello spazio permette a volte la collaborazione con artisti ospiti per confronti, laboratori o produzione di opere collettive. Anche quando l’Artista ha traslocato lo studio ad una nuova dimensione, porterà con sè questi elementi, che non mancheranno mai di ricordargli fasi della vita, incontri, fascinazioni e persino ossessioni.

Tornando a Cèzanne, prima di morire, abitò per quattro anni – erano gli inizi del Novecento – in una villa di campagna posta sulla collina di Lauves. vicino Aix-en-Provence. Nell’atelier perfettamente ricostruito oggi – al netto della forzatura museale – sono visibili, esposti alla luce della grande vetrata posta a nord, alcuni cavalletti – persino quello meccanico costruito appositamente per realizzare opere di grande formato – la scala altissima e una chaise longue per riposaer. Ma anche mensole e credenze con gli oggetti protagonisti dei suoi capolavori, bottiglie, caraffe, caffettiere, la scultura in gesso di un amorino, tre teschi umani, un rosario, e i cestini in vimini che contenevano le amate mele. E in una parete, anche la fessura terra/tetto che Cèzanne chiese di realizzare ai muratori per far uscire gli enormi dipinti in viaggio per le destinazioni museali.
Carla Tocchetti
Il progetto ARTEinstudio organizzerà a breve visite guidate agli Studi d’Artista. Nel sito arteinstudio.com alla voce https://arteinstudio.com/progetto/ è possibile lasciare il proprio indirizzo email per essere avvertiti degli eventi in programma.