Un guscio industriale. Il sapore di un ambiente ampio, essenziale e pieno di luce. Uno spazio svuotato che accoglie nuovamente il fare, lo sperimentare. Lo Studio d’Artista di Pietro Silvestro a Lissone, regala uno spazio rarefatto, perfetto per accogliere carte e tele, colori stracci e grembiuli, il caos di materia solida o liquida che più oltre darà origine all’ opera artistica. E’ qui, nell’assenza di elementi, che si manifesta l’ispirazione, che l’Artista traduce in forme, segni, contrasti, ombre, seguendo il filo della sua ricerca.
Una vita consacrata all’Arte fin da giovanissimo, dal diploma di Maestro d’Arte alla laurea con lode a Brera, si integra felicemente con una serie di preziose frequentazioni, da Nanni Valentini a Marco Bagnoli, Davide Benati, Italo Bressan, Hiroshi Kashima, Bill Burkhart, Fumiyo Kashima, Gianni Macalli, Miltiadis Manetas, Maria Morganti, Sabrina Santagata, Bettina Werner, Corrado Spreafico, Andrea Buzzi, Giovanni Maria Accame, Marco Meneguzzo, Marco Belpoliti, Paolo Biscottini, Francesco Poli, Tommaso Trini, Bianca Tosatti, Alberto Montrasio. Il percorso artistico di Pietro Silvestro si snoda attraverso dialoghi e incontri in una esplorazione continua di confini, territori, identità, tra cui risulterà fondamentale anche una collaborazione con il MAC di Lissone. Le numerose docenze in età matura aumentano attraverso il dono della sapienza anche la possibilità di confronto inter-generazionale e arricchimento.

Se vastissima è la campionatura di mondi osservata dall’Artista, è solo con sé stesso, nella sintesi, che Lui si può misurare. Dalla sperimentazione sui materiali nasce possibilità di trascendere l’essenza data. Noto è il punto di partenza, ma ignoto il punto di arrivo: nuovi orizzonti si ottengono passo passo. Il progresso avviene sui margini, sui confini, prima in una sensazione, poi nel fare – nella immediatezza della trasposizione espressiva. La mutabilità diventa essa stessa paesaggio dell’anima. La battaglia artistica di Silvestro è questo fermare in un’opera l’impalpabile, trasformare l’effimero in punto di equilibrio, prima dell’inevitabile mutazione. Le serie di opere prodotte da Silvestro, esposte con successo in quarantatrè anni di personali e collettive in Italia, Svizzera e Francia, in Gallerie d’Arte, Sedi Private, Pubbliche e Istituzionali, confermano già nei titoli, questa ambiziosa e umanissima sfida.

Da qualche tempo Silvestro ha intrapreso una nuova fase artistica, complice una compiuta maturità personale. I valori essenziali per l’uomo, come suggerisce il titolo della sua collezione più recente, sono come un albero, la loro bellezza è un complesso di elementi semplici, comprensibili a tutti, condivisibili: radici, rami, intrecci, foglie. E’ il momento della consapevolezza, del “ritorno a casa”. Il viaggio nell’altrove non è più così importante. L’artista ci offre una nuova sintesi, le Pittoparole, ottenute da una nuova riflessione, un ulteriore linguaggio, la scrittura, che propone memoria e offre saggezza.
Carla Tocchetti
Il progetto ARTEinstudio organizza visite guidate allo Studio di Pietro Silvestro, la cui fattibilità è attualmente vincolata dalle ordinanze di contenimento a causa della pandemia. Nel sito arteinstudio.com alla voce https://arteinstudio.com/progetto/ è possibile lasciare il proprio indirizzo email per essere avvertiti di questo e altri eventi in programma
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